Pascale vince 1 a 0 contro Pascale.
Che meraviglia che sei Pasca’, quando riesci ad arrivare in cima alla montagna senza mai guardarti indietro. Sono vertigini e tachicardie, sono balbettii e fiato corto, sono la consapevolezza dell’essere grandi e soli e anche da soli ci si sente in un bellissimo intero. Che di muscoli nelle braccia ne hai pochi ma perdio, stai scalando la montagna con il solo battito del cuore.
Che meraviglia che sei Pasca’, e quanto sono orgogliosa di te.
Io a questo punto viste le continue rivoluzioni esistenziali, aggiornerei anche la bio là accanto levando quel “noie quotidiane”.
Vabbé, era per dire che oggi quando sei contenta sei uguale uguale a quella foto e non escludo che in borsa tu abbia anche un paio di occhiali molto simili, se non addirittura proprio quelli.
Nel caso, la prossima volta che ci vediamo gradirei vederteli indossare, anche per esser certo che ad indossarli non sia l’amico gay.
(il quale sicuramente vanterà già il medesimo pigiamino)
Gli occhiali saranno finiti in qualche scatolone giù in cantina, ma ricordo benissimo il giorno in cui papà me li ha comprati, eccheccarina che ero.
Provvedo alla ricerca di un nuovo paio di occhiali, tempo fa ne ho visti un paio a forma di pollo al girarrosto. Molto carini, molto molto.
Se li trovo prometto che non mancherò di mostrarmi così, senza pudore e con la lingua in bella mostra.
(Si, la bio è in effetti un po’ datata ormai. Ci penserò 😉 )