Tra l’essere coglioni e il sentirsi coglioni il passo è enorme. E mi consola il fatto che almeno, e dico almeno, nella seconda ipotesi c’è una qualche forma di consapevolezza. La mia.
Che si, alla fine, ad essere coglioni non ci si accorge di niente e non si perde niente.
E io invece oggi ho perso.
E visto che oggi ho fatto la coglionata del secolo, anziché reagire drizzando la schiena e infilando le scarpe, ho giustamente pensato di mollare la presa in attesa che la giornata finisca.
E chiaramente oggi, proprio oggi, la giornata non ha avuto mezza voglia di finire nel minor tempo possibile. Giustamente. E allora apro la mia buona boccia di vino, mi rullo la mia sigarettina e nella postazione che da anni San Vitale mi ha dedicato, mi guardo un bel documentario sul terrorismo altoatesino!
Ohhhh! Gente allegra Dio l’aiuta!
Che io domani parto per il Sud-Tirol e c’è probabilità che non torni. Mica per niente, è che almeno lì non ho nessuno a cui dare spiegazioni sul mio essere stata oggi così banalmente cogliona.
In caso di emergenze venite a cercarmi a Steinmannwald, io sarò quella seduta al bar con la birra in una mano e la sigaretta nell’altra, in attesa del primo schützen che passando di lì, deciderà di prendermi in sposa.
“Tra l’essere coglioni e il sentirsi coglioni il passo è enorme”
Esatto.
E quindi qualsiasi cosa sia non farti problemi.
Ma soprattutto è di più: il sentirsi coglioni è l’innegabile dimostrazione del non esserlo.
Prova ne è la possibilità di invertire per avere la controprova:
http://nonleggerlo.blogspot.it/2014/04/candidati-che-davvero_17.html
Ecco, quel Neve lì con quel ciuffo sbarazzino e le tre palle di San Nicola in mano mi fa sbragare.
Ah Bru’, c’ho delle chicche sulla campagna elettorale di Bari…ma deeelleeee chiccheeeee…
Ricambio con IL santino elettorale, che pure Di Cagno Abbrescia quando l’ha visto s’è, giustamente, incazzato https://farm3.staticflickr.com/2632/4093131293_82270c8553.jpg
E io ti sto gia aspettando, e ti terró qui con me, nella valle sperduta, a bere birra e chiacchierare come se non ci fosse un domani! Tiè!
Piccina mia, ho già pronta la mia camicia a quadretti per mescolarmi con la fauna locale. Pao è in arrivo e le valigie di cartone sono quasi pronte.
Il caciocavallo e il salame pure so’ pronti, tu fammi trovare birra divano e erbette di campo.
Al resto, e che resto, ce pensiamo noi! Ahò!